I developers rifiutati dalla Apple si rivolgono a Cydia
Da quando è operativo il programma per developers della Apple, ed in particolare quello relativo alle applicazioni per iPhone, la compagnia di Steve Jobs ha sempre vigilato in maniera ferrea sulla qualità, sulle ammissioni e su tutto ciò che ruota intorno all’ ingresso di un’applicazione nell’ Apple App Store.
La linea ferma di Apple verso i suoi developers, o meglio, verso chi aspira ad accreditarsi come tale, ha portato molti sviluppatori, in seguito al rifiuto, a non demordere nel voler distribuire ugualmente le loro creazioni.
Infatti i “reietti di Apple” hanno trovato un porto sicuro in un App Store underground non autorizzato chiamato Cydia, dove le applicazioni proibite e rifiutate da Apple, vengono tranquillamente distribuite, ed i developers sono anche messi in condizioni di guadagnare qualcosa. Ultimamente sullo store non autorizzato messo su da Jay Freeman (conosciuto nella community iPhone Jailbreak con il nick Saurik) campeggia anche l’avviso che PayPal è accettato come metodo di pagamento.
Il fatto rilevante per Apple non è tanto la non ufficialità di Cydia, ma il fatto che gli utenti iPhone che si rivolgono all’ App Store underground per utilizzare le applicazioni presenti devono effettuare quello che viene definito “Jailbreak” e cioè hackare il proprio iPhone per permettergli di lavorare comunque al di fuori dei rigidi confini imposti da Apple.
E la stessa Apple ha più volte definito questa pratica come qualcosa di illegale.
E secondo i dati rilasciati da Saurik, ultimamente si sono connessi con Cydia bel 470.000 utenti, pochissimo tempo fa le cifre si aggiravano intorno ai 350.000 utenti unici al giorno, per un guadagno complessivo da parte dello store di 220.000 dollari in 5 mesi.
Cifre da capogiro!
Kim Streich, lo sviluppatore della 3G Unrestrictor per iPhone spiega così la filosofia Cydia: “La gente si è stufata della Apple e della sua mer** , e se uno fornisce loro la possibilità di aggirare tutti i vincoli, allora saranno disposti pure a pagare!”
Kim ha rilasciato, nel recente passato, l’applicazione 3G Unrestrictor, ed ha guadagnato 19.000 dollari in 2 settimane vendendola su Cydia!
Un pò di storia Apple recente
Quando uscì il primo iPhone, nel 2007, la Apple non aveva ben in mente cosa potesse essere in termini di business aprire un App Store Ufficiale, ed i primi iPhone furono hackati dai primi intraprendenti digital rebels dell’era iPhone, tramite un applicazione chiamata Installer, che spalancava le porte dello smartphone a giochi e apps sviluppate da terze parti.
Nel 2008 la Apple fornì la community del software development kit for third-party coders, e di fatto gettò le basi del futuro App Store.
Nel Luglio 2008, viene lanciato ufficialmente l’Apple App Store, e molti fans di Installer lo abbandonarono a favore del più popolare store ufficiale, quindi il progetto Installer morì, per poi rinascere ora con il nome di Cydia, che nel tempo ha avuto modo di evolversi da Library a Store nel Marzo 2009.
Cydia
Per accedere ai servizi di Cydia, gli utenti iPhone devono necessariamente fare ricorso al codice gratuito messo a disposizione dal gruppo di developers/hacker iPhone Dev-Team, e da questo dato emerge la natura nerd-ribelle dell’audience di Cydia.
I numeri di Cydia, pur essendo alti per una persona normale non sono nulla in confronto alle storie riguardanti developers divenuti milionari grazie alle vendite generate dall Apple App Store, ma senza dubbio lo store underground rappresenta una realtà politica ed economica.