Solo il 9,2% sfoglia le principali testate, il 63% si affida alla versione su internet perché a costo zero si possono fare confronti. Ancora poco attraenti i siti indipendenti (12,3%) e ancora meno i blog (3,1%), quest’ultimi considerati fonti poco attendibili. E’ quanto emerge da una ricerca di Lewis Pr.
Quotidiani di carta addio, gli italiani per informarsi preferiscono la versione on line. Secondo una ricerca condotta dall’agenzia di comunicazione Lewis Pr, solo il 9,2% dei nostri compaesani si informa sfogliando il classico giornale nazionale, mentre il 63% dichiara di consultare prevalentemente le testate a tiratura nazionale direttamente sul loro portale Internet.
Così facendo, l’autorevolezza della fonte è garantita e al tempo stesso si ha la possibilità di confrontare velocemente e a costo zero le diverse sfumature che assumono le news. Stessa percentuale (12,3%) per chi preferisce i siti indipendenti e per chi, oltre a informarsi, vuole interagire dando il proprio punto di vista con link postati sui Social Network. Più in generale, ancora poco spazio viene dato ai blog (3,1%), considerati forse troppo poco attendibili.
La ricerca ha analizzato anche le fonti per genere di notizia. Per le novità politiche, il 70% degli intervistati pone massima fiducia nei siti dei grandi quotidiani, percentuale pressoché confermata anche per la cronaca (68%). Per le notizie più leggere come lo sport, la quota scende più della metà (33%), ma occorre considerare che il 30% dei rispondenti dichiara di non interessarsi all’argomento, cosa che raramente accade per le altre categorie (rispettivamente 3% e 1,5%).
Ma oltre ai portali delle testate storiche, quali sono e come vengono considerati i nuovi mezzi di divulgazione? Forse perché chiunque può averne uno, forse perché spuntano sul web come i funghi, ma i blog non riescono a convincere fino in fondo gli internauti, che per il 59% dichiarano di seguirli, ma di preferire comunque fonti più certe. Percentuale simile per le due visioni opposte di chi si fida ciecamente di questi spazi autoregolamentati (9%), e di chi, invece, non si degna nemmeno di consultarli (10%). Il 22%, pur non considerandoli particolarmente autorevoli, ama conoscere e confrontare punti di vista diversi tra loro.
Anche rispetto ai Social Media, più della metà degli intervistati (53%) preferisce i siti delle testate nazionali, ma la possibilità di condividere e commentare le notizie attira il 27% degli utenti. Agli estremi emergono invece quel 10% che dichiara di utilizzare le reti sociali solo per coltivare i rapporti con i propri contatti e, l’altro 10%, che confida nella veridicità delle notizie, dal momento che arrivano comunque da fonti autorevoli.