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QB1

Anteprima mondiale per l’eccezionale prototipo QB1 capace di interpretare la gestualità umana, ma ancora in fase ti test su alcuni volontari.
Un nuovo tipo di computer – il QB1 – è stato presentato in prima mondiale alla conferenza specializzata Lift che durerà fino a domani a Ginevra. Composto di un braccio articolato che termina con uno schermo, il computer senza tastiera né mouse è capace di identificare l’utente e di capire i suoi desideri.”Oggigiorno è l’utente che deve avvicinarsi al computer ed esprimere le sue volontà servendosi della tastiera o di un telecomando. Con QB1 abbiamo scambiato i ruoli: è il computer che si adegua e che cerca l’informazione”, spiega il direttore del laboratorio PFL+Ecal Lab, Nicolas Henchoz.
L’utente dialoga a gesti con il computer. QB1 – una versione più elaborata rispetto al prototipo Wizkid presentato l’anno scorso a New York – è capace di comprendere simultaneamente i gesti di due mani. Il computer risponde a distanza alle volontà del suo interlocutore: ”La macchina vi reperisce nella stanza in cui vi trovate e vi propone dei contenuti. Con un semplice gesto si può accettare o rifiutare. Basta pure un gesto per aumentare o diminuire il volume”, prosegue Henchoz.

Sempre durante Lift, i ‘padri’ di QB1, l’ingegnere Fre’de’ric Kaplan e il designer Martino d’Esposito, selezioneranno delle persone disposte a testare il prototipo. L’obiettivo è verificare che i codici gestuali siano chiari per il computer e naturali per gli umani che dialogano con lui. I due creatori ”hanno voluto creare un nuovo essere informatico, che non assomiglia né a un essere umano, né ad un animale”, osserva Henchoz. Per aprire prospettive commerciali a QB1, i due hanno creato OZWE, una spin-off del Politecnico federale di Losanna (PFL).


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