Si chiama Stuff White People Like, e tratta di ciò che piace alla gente bianca, come se ci fossero differenze “di colore” tra interessi e preferenze.
Al di là del semplice concepimento e della nascita stessa di un blog di questa particolare e quasi surreale nicchia, il dato che sorprende è il numero di visitatori che lo stesso è stato in grado di realizzare da Gennaio 2008 al giorno d’oggi (sto scrivendo questo post il 25 Settembre) .
Come si nota dallo screenshot, sono tante, tante visite…
In che modo spiegarsi questa quota di pubblico?
Forse le persone bianche sono diventate oggetto di ricerca su Google, con orientamenti para-antropologici del tipo:
“Alla gente bianca piace giocare a pallone? ”
O semplicemente, non avendo tempo a causa del lavoro, bisogna farsi suggerire da un blogger interessi e preferenze. Per cui scorrendo tra i post si spunta una lista per poi trascriverla nella casella “Interessi” o “About me” del social network preferito.
L’osservazione peggiore, ma non troppo paradossale, è il razzismo latente di ogni affermazione: persino parlando di frisbee l’autore è riuscito a far riferimento alla “Soluzione Finale”, terribile ricordo della Seconda Guerra Mondiale.
Questa interpretazione non è così lontana dalla realtà in quanto il razzismo classico e volgare, spogliato di tutte le accezioni rudi, volgari e minacciose, trasformato in conversazione può benissimo apparire in questo modo.
Visto il numero di visite realizzato dal blog, l’autore ha deciso di farne addirittura un libro, ed ora è impegnato in un tour promozionale di presentazione del volume.