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Il mondo del marketing sta cambiando, il consumatore si muove, decide, interagisce con persone, prodotti e brand in maniera multicanale, privilegiando il canale digitale, il CMO (Chief Marketing Officer) se n'è accorto? Cosa gli propone Ibm?

Il consumatore entra in negozio, acquista, esce. Un'era alle spalle all'alba del 2013.

Un tempo il consumatore, il cliente, riusciva a compiere solamente questi tre gesti, movenze semplici e desuete che molto spesso rimangono impresse a fuoco nei reparti marketing, e allora che fare?

Cambiare metodologia d'approccio partendo dal nuovo consumatore digitale, che interagisce, cerca informazioni sui prodotti della concorrenza via smartphone quando si trova nel punto vendita, condivide e colleziona feedback sui social netowrk. Questo comporta anche il modificarsi del rapporto tra cliente e fornitore, all'insegna dell'innovazione e della ricerca della soluzione giusta per misurarsi con il mercato del 2050, non solo del prossimo anno.

Per capire come stare al passo con i mutamenti repentini del mercato, Ibm nell'ambito dello studio Global Chief Marketing Officer ha intervistato di persona un campione di 1.700 CMO di 17 settori in 64 paesi diversi (di cui 68 in Italia), i risultati parlano chiaro, gli intervistati hanno dichiarato che le sfide che si ritrovano ad affrontare riguardano: l'esplosione dei dati, il maggiore utilizzo dei social media, la proliferazione di diversi canali e dispositivi ed il cambiamento nella demografia dei consumatori.

La sfida più grande riguarda la grande varietà di dati prodotti da media tradizionali e nuovi, di cui il 90% appaiono non strutturati, e la sfida consiste proprio nel far tesoro ed utilizzare i dati organizzandoli e studiandoli, per avere una posizione di privilegio in un mercato come quello attuale, aumentare le vendite ed ottimizzare i budget.

Si è aperta la strada del marketing, dei prossimi 100 anni.

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