Conosco da qualche anno Daniele Vinci, attivissimo sui social e persona molto preparata, da tempo ha assunto il ruolo di project manager (ma ne è anche il creatore) in Comunikafood, un’agenzia dedicata alla comunicazione delle aziende del settore enogastronomico.
In quest’intervista cercheremo di capire l’approccio dell’agenzia e le idee di Daniele sulla comunicazione e la promozione di brand legati al food & beverage.
Ciao Daniele puoi spiegare brevemente in 5 parole chiave cosa è Comunikafood ?
Ciao Giorgio, ti rispondo subito:
Network – Competenze – Web – Imprese – Enogastronomia
Unendo i concetti posso dire che è un progetto che vuole diventare un punto di riferimento per le imprese che operano nel settore enogastronomico e vogliono investire sul web interamente o parte delle loro attività.
Come funziona ?
Funziona semplicemente che Comunikafood è un network in cui sono presenti esperti del web con varie competenze e professionisti che offrono servizi alle imprese. Una delle migliori affermazioni di questo tempo è:
Pensa globale e agisci locale.
Questa frase ha mille interpretazioni, tra cui quella che ho adottato:
In un contesto dinamico è necessario pensare a modelli di gestione multipla semplificando i processi all’utente finale.
Da questo nasce l’idea di Comunikafood.
Se hai un’attività che opera nel settore enogastronomico e vuoi servirti del web per il tuo marketing, o per spostare alcune attività del tuo business, Comunikafood è un centro “dinamico” che può fare al caso tuo.
Non esistono realtà simili in Italia, almeno credo, esistono molte web agency che fanno “anche” questo ma perché un’impresa dovrebbe scegliere nella complessità di mille indirizzi di web agency quando può avere un punto di riferimento che gestisce tutto? Noi offriamo il pacchetto completo chiavi in mano.
Perché credi che Comunikafood funzionerà?
Non credo che funzionerà, funziona già come modello. Non mi sono inventato niente che già non esistesse, ho solo rimodellato il servizio alle necessità attuali delle imprese. Ho adattato la mia formazione ai miei interessi sul food.
La principale critica che le imprese rivolgono alle web agency è:
Come fate a comunicare il nostro vino, o altro genere di alimento e bevanda, se non conoscete il prodotto.
Per questo all’interno del network ci sono esperti del settore enogastronomico ed appassionati che aiutano nel processo di comunicazione tra il cliente e la parte operativa.
Come vedi il futuro delle imprese del settore enogastronomico?
Partiamo da un dato di fatto: il settore enogastronomico sta vivendo una nuova giovinezza. Le vecchie botteghe di alimentari hanno lasciato spazio alle boutique di enogastronomia. Io vedo che c’è molto spazio di crescita per questo settore, soprattutto se si esce dai cliché della categorizzazione.
I servizi legati all’enogastronomia oggi hanno aperto nuove possibilità di business. Come ho cercato di interpretare con il pay-off di Comunikafood “non basta solo mangiare”; quindi le imprese del settore devono aprirsi alle nuove possibilità di business abbassando la soglia della diffidenza e soprattutto aggiornandosi ai nuovi modelli. Il web, per esempio, è una piattaforma di servizi che si possono integrare ad un mercato ancora poco esplorato e che può offrire ampio spazio di sviluppo ai suddetti servizi legati all’enogastronomia. Dal più conosciuto servizio di consegna a domicilio prenotato tramite applicazione web, alla possibilità di comparazione di più prodotti fino alla possibilità di creare delle offerte temporizzate, tramite i deals, per smaltire, ad esempio, il magazzino e farsi pubblicità contemporaneamente. Ci sono esempi eccellenti di integrazione di servizi di geolocalizzazione per la fornitura di prodotti localizzati ed in un tempo concordato con gli utenti. Esistono servizi che possono sviluppare community intorno ad un brand. Il mercato delle applicazioni via mobile, inoltre, ha aperto le porte all’interazione in movimento.
Volendo essere più concreti basterebbe che i produttori di eccellenze enogastronomiche creassero degli strumenti di vendita più efficienti e coerenti con lo scopo finale. La creazione di network di affiliazione, ad esempio, è un forte strumento di marketing settoriale. Il problema nasce quando c’è improvvisazione, pensando che il web sia un modo “gratuito” di farsi pubblicità. Chi è del settore sa, invece, che non è così. Il web è un’opportunità grande per le imprese ma non è gratis!
Un esempio banale su tutti: Se vuoi vendere prodotti all’estero devi tradurre i testi in lingua madre, non puoi pensare di tradurli con un servizio free online.
Noi di Comunikafood siamo convinti che le nuove generazioni, come la nostra, sappiano riconoscere il valore di questi strumenti e possano aiutare ed orientare i propri padri, nonni o amici ad investire meglio sul web, noi siamo presenti.