Velocizzare la propria connessione ADSL utilizzando la rete del vicino? Con BeWifi sarà presto possibile. Telefonica, operatore telefonico spagnolo e principale azionista di Telecom Italia ha sviluppato una nuova tecnologia che permette di ottimizzare, tramite la connessione Wifi, le prestazioni di rete sfruttando la banda larga non utilizzata dal vicino.
La nuova tecnologia, chiamata BeWifi, consente di sfruttare la banda di rete dei router localizzati nelle vicinanze allo scopo di fornire all’utente internet attivo soluzioni più performanti.
In altre parole, si va ad ottimizzare le risorse messe a disposizione dalla rete lasciata libera in certe fasce orarie: la banda larga non è mai utilizzata al 100% delle sue capacità durante la giornata e questo comporta una dispersione del segnale. Così quando in una certa zona della città altri abbonati alla stessa offerta adsl non fanno uso della loro connessione entra in gioco BeWifi per mettere a disposizione dell’utente una connettività di rete più veloce.
Il router BEWifi sfrutta la rete ADSL del vicino non utilizzata
La tecnologia elaborata da Telefonica poggia sulla funzionalità di uno speciale router (BeWifi) che rileva la disponibilità della connessione di rete senza cavi sugli apparati collocati in un certo perimetro e di “girarla” all’utente così da avere diversi Mbit/s in più rispetto alla situazione normale.
Naturalmente il BeWifi dovrà lavorare con un protocollo tale da garantire la sicurezza e la protezione dei dati personali di ciascun utente ADSL utilizzando due segnali distinti, uno privato e uno pubblico. L’esperimento, condotto da Telefonica su un campione di 1.000 utenti nella città di Barcellona ha rilevato che in alcuni casi la connessione a internet raddoppiava.
A rischio privacy e sicurezza con BeWifi
Ma se dal punto di vista tecnico il BeWifi è già un successo, dal punto di vista amministrativo non mancano ostacoli da superare. In Italia la normativa contrattuale spesso vieta la cessione ad altri utenti dell’accesso e la condivisione dell’abbonamento. Inoltre occorre regolamentare sotto il profilo delle responsabilità l’utilizzo della connessione altrui. Problema che potrà essererisolto solo con l’applicazione di adeguate password, previa registrazione alla connessione BeWifi, come avviene già per gli hot spot pubblici, ma che al momento appare ancora di difficile risoluzione.