Quando pensiamo alle app indispensabili, diciamoci la verità, non ne vengono in mente tantissime, semmai c’è da chiedersi quali siano le applicazioni che i nostri amici o contatti ritengono indispensabili, forse lì rimarrebbe da discutere e ci sarebbe possibilità di spaziare.
In questo post voglio raccontarvi proprio delle applicazioni che ritengo indispensabili, quelle che non puoi non avere nello smartphone.
Partiamo dalla base, come dire, il minimo.
Facebook, per tenermi aggiornato su cosa succede in giro, e su cosa fanno molte persone che conosco, con Facebook Messenger annesso, tanto per approfondire.
Per rimanere sotto lo stesso ombrello, non manca di certo Whatsapp, con cui mantengo rapporti più stretti con gli amici storici, quelli che considero come fratelli, e con mia moglie.
Da tempo infatti gli amici di sempre li trovo più su Whatsapp che su Facebook, se dovessi scrivere un messaggio privato su Facebook mi risponderebbero dopo giorni ormai.
Twitter, ovviamente, avendo più account, è d’obbligo.
Come è d’obbligo, del resto, avere Instagram, anche se ultimamente lo sto usando poco, ci trovate solo Mila, il mio cane, e qualche piatto particolare.
Ma veniamo alle applicazioni che fanno la differenza, quelle che un po’ ci caratterizzano.
Zalando, e vi dirò di più ce l’ho sia sull’iPhone che sull’iPad, sono un cliente affezionato e ho l’ applicazione installata fin dal giorno 1 del lancio in Italia. La uso per comprare qualche bella cosa quando mi sento più ispirato. Utile la funzione di scan del barcode per confrontare live i prezzi.
Bla Bla Car, visto che mi muovo per lavoro tra due città, in nome della sharing economy ho voluto prender parte alla community per vedere se posso risparmiare qualcosa su carburante e caselli, l’app è molto carina, vi saprò dire in seguito se assolverà in pieno al suo compito.
Uber, l’ho installata per interesse e per provare il servizio direttamente dopo essere salito a bordo con colleghi ed amici, confesso che ora che sono fuori dal giro delle città coperte da Uber, la tengo lì un po’ anche per ideologia.
HYPE, perchè è il modo più semplice per gestire i miei soldi, è sicuro e mi permette anche di risparmiare in modo automatico per le vacanze estive, il che non è da trascurare visto che ho le mani bucate.
Fubles, inutile spiegarvi il perché, gioco regolarmente, ed avendo girato per lavoro e per motivi personali varie città su e giù per l’Italia, è stato un ottimo modo intanto per trovare subito nuove squadre, ma anche per conoscere gente nuova.