Come vedere le foto di chiunque, anche non amico
Seegugio e Photo Stalker, sono due applicazioni Facebook che permettono di guardare le foto di chiunque anche di quelle persone che non abbiamo come amici.
Guardare le foto dell’ex, controllare gli amici dei figli adolescenti, curiosare tra gli album del vicino di casa, ma non solo, guardare gli scatti privati delle letterine, dei calciatori o dei politici.
Poter vedere i profili di Facebook delle persone che non fanno parte della nostra rete di amici fino a oggi era praticamente impossibile, ma grazie a questi due software queste barriere possono essere abbattute.
Non è decisamente una bella notizia visto che, raccogliendo le testimonianze di molte ragazze, l’esplosione di Facebook ha comportato anche l’arrivo sul social network di tanta gente che non ha nulla di meglio da fare che ficcanasare arrivando al limite della decenza.
Inoltre è successo più di una volta che i vari ex di turno abbiano usato le funzionalità di Facebook per i loro scopi di simil-stalking e controllo ossessivo.
Come ad esempio, mandare un poke alla propria ex ragazza (che precedentemente aveva eliminato l’ex dai contatti) solo per ottenere l’accesso temporaneo per una settimana al suo profilo. Richedere l’amicizia al nuovo ragazzo con fini pacifici per poi minacciarlo.
Insomma, tutto il mondo è paese, e molte volte il nascondersi dietro mouse e tastiera favorisce comportamenti al limite della dignità umana.
Seegugio e Photo Stalker (indicativo il nome del secondo software) consentono di vedere le foto di tutti gli utenti del social network più famoso del web, incluse quelle delle persone che non conosciamo e senza che queste lo vengano a sapere.
Con 850 milioni di foto caricate ogni mese, Facebook rappresenta uno dei siti più importanti dove poter condividere immagini. Queste due applicazioni, che rappresentano la nuova frontiera del voyeurismo digitale, non sono opera dell’azienda di Palo Alto, ma della rete: “Photo Stalker” è stato sviluppato dall’americano Josh Carcione, mentre “Seegugio” è completamente made in Italy. Il primo, da quando è entrato in funzione a febbraio, ha collezionato più di 2.500 fan, mentre gli utenti che lo utilizzano mensilmente superano quota 81mila. Cifre più modeste per l’applicazione italiana: gli utenti attivi mensilmente su “Seegugio” sono circa 34mila.
Il problema a questo punto è la privacy. “Seegugio” e “Photo Stalker” violano il privato degli utenti? Come si legge nella bacheca Facebook di Seegugio, l’applicazione “non ti fa vedere tutte le foto presenti, ma solo quelle possibili” inoltre “non fa nulla che non si possa già fare su Facebook e quindi rispetta le policies di privacy del social network”. Josh Carcione, ideatore di “Photo Stalker”, spiega che il suo programma “mostra solo gli album che gli utenti consentono di vedere. Se qualcuno sceglie di riservarli solo agli amici Photo Stalker non funziona”.
Infatti, quando si crea un album, Facebook dà la possibilità agli utenti di proteggere le proprie foto: nelle impostazioni c’è un area riservata alla privacy dove si possono bloccare le informazioni e renderle inaccessibili agli sconosciuti. Le impostazioni standard, però, consentono l’accesso a tutti. E’ qui che entrano in gioco le due applicazioni ficcanaso. “Seegugio” e “Photo Stalker” giocano sulla disattenzione degli utenti che dimenticano di proteggere i propri dati. Le restrizioni sulla privacy, quando sono impostate, infatti creano un muro anche per i due programmi.
“Le due applicazioni non violano la policy di Fecebook sulla privacy. Questa però non corrisponde alle norme di legge”, commenta l’avv. Antonino Polimeni, esperto di diritto di Internet. “E’ il sistema del noto social network a consentire ripetute e continue violazioni del nostro ordinamento. La legge italiana, in relazione alla pubblicazione di fotografie che ritraggono una persona, prevede nella maggior parte dei casi che questa autorizzi espressamente la diffusione della propria immagine. Pensiamo a tutte le persone ritratte in foto insieme all’utente che le pubblica, magari anche non iscritte a Facebook: qualcuno ha mai chiesto loro l’autorizzazione alla diffusione?”
Ricordate di rendere visibili gli album fotografici solo agli amici dopo averli creati, e se non lo avete ancora fatto, correte a cambiare i settaggi della privacy, è facilissimo, e se non sapete come fare, contattatemi nei commenti di questo articolo o tramite Facebook, cliccando sull’icona FB in alto a destra in questa pagina.